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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Essere madre oggi significa subire la pressante cultura sessuofobica, e anche per * figl* è determinante.

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 Le donne sono discriminate e subiscono slut shaming.  Se madri, moltiplicato al cubo o all’ennesima potenza. Una donna in coppia che è madre e ha vita sessuale privata non subisce grandi discriminazioni, se fa scambismo già deve nascondersi , ma è un problema generalizzato della situazione italiana. Se parliam di una madre poliamorosa , quale sono io , sì che iniziano i problemi! Lo slutshaming è un dato di fatto, qualunque attività sessuale abbia una donna e in vari gradi , dal più “leggero” al più pesante. Ma il vero problema nasce coi figli, e deriva dalla società sessuofobica , e di conseguenza la stessa società insidia il seme velenoso nella visione d’insieme dei figli, facendoli sentire sbagliati e in una famiglia dalla visione “deviata”. Le conseguenze? Intervento servizi sociali, vicini che possono denunciare, problemi legali con ex compagnu per la custodia dei figli, discriminazione sul posto di lavoro ecc.. La soluzione attuale? La CENSURA dell’intera propria vita intima e s

Autismo e tabagismo

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Autismo e tabagismo Articolo tradotto da https://neuroclastic.com/2021/01/12/nicotine-addiction-the-issue-for-autistics-that-goes-by-the-wayside/ La dipendenza dalla nicotina è insidiosa. Le persone si concentrano su altre sostanze perché hanno impatti più evidenti sulla vita e sullo stato criminale, ma il fumo e altre forme di uso del tabacco colpiscono molte più persone e uccidono a un ritmo eccessivamente alto. Per inciso, l'uso di compresse di nicotina, penne vaporizzatrici, cerotti o gomme da masticare è notevolmente meno pericoloso del fumo o di altre forme di uso del tabacco. Inoltre, nessuna dipendenza è un fallimento morale. Quindi quanti autistici sono attualmente, o sono abituati ad essere un consumatore abituale di nicotina? NeuroClastic ha recentemente intervistato quasi 400 autistici su Twitter e ha scoperto che il 37% di loro ha una storia di uso abituale di nicotina. Allora perché gli autistici potrebbero essere così attratti dal fumo? La prima e più ovvia risposta

Empatia e autismo: ne provo tanta anche se spesso viene fraintesa.

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 Empatia e autismo: ne provo tanta anche se spesso viene fraintesa.  Credit foto: the aspie coach Un gran classico esempio di stereotipo sull'autismo è che le persone autistiche non provano empatia o sono incapaci di provarla. In poche parole, è comune per le persone autistiche lottare per comprendere le aspettative sociali, le motivazioni e le reazioni delle persone non autistiche. È anche comune per le persone non autistiche fraintendere i bisogni sociali, i motivi e le reazioni delle persone autistiche. Probabilmente potrei non mostrare i miei sentimenti nello stesso modo o nella stessa misura delle persone non autistiche. Generalmente fatico a mostrare esternamente sentimenti o esternarli e la mia espressione facciale potrebbe non corrispondere a ciò che sento dentro. In certi casi provo una profonda empatia, ma non comunico esternamente questi sentimenti attraverso le espressioni facciali o il linguaggio. In alcuni casi arrivo all'empatia attraverso processi intellettuali,

Autismo: tutte le volte che mi fraintendi, magari chiedi anziché trarre conclusioni errate.

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 Uno dei modi in cui posso entrare in empatia con gli altri è condividere un'esperienza simile capitata a me stessx. In passato, purtroppo, questo mi ha messo nei guai. Cosí facendo ho sempre pensato di mostrare un interesse genuino e comprensione, ma spesso la persona che interagisce con me si sente come se stessi spostando il focus su di me con egocentrismo, senza mostrare alcun interesse. Questo, peró, non è vero ed è distantissimo da ció che voglio esprimere. Così spesso, le persone autistiche vengono fraintese perché i nostri stili di comunicazione sono diversi. Anche se capisco che questa può essere una risposta che chiunque può dare, autistico o meno, voglio solo dimostrare che il significato non è sempre ciò che potresti pensare. Mi comporto cosí per mostrarti comprensione (facendoti un esempio di una mia esperienza personale simile), vicinanza e magari, se necessari, consigli. Credo che sia fondamentale educare i neurotipici sulle peculiaritá di persone neurodiverse e su c

BDSM & autismo: come mi ha aiutato a gestire i confronti o conflitti con le persone.

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  BDSM & autismo: come mi ha aiutato a gestire i confronti o conflitti con le persone. (*Specifico* credit per la foto: Barbie Flogger @Thrixed out unconventional dolls pagina Facebook) Evito generalmente gli ambienti BDSM mainstream, perché non li trovo a me affini per una serie di motivazioni:  - spesso viene richiesto un dresscode i cui tessuti possono non essere a me congeniali da un punto di vista tattilo-sensoriale. Non credo poi serva necessariamente un dresscode, faccio BDSM anche in pigiama e con i calzini. - troppe persone, spessissimo sconosciutx e personalmente non farei mai BDSM con una persona che non conosco da tot. mesi/anni, con cui non sono in confidenza e ho un rapporto di conoscenza approfondita. - potrebbe esserci musica a palla e non mi è congeniale da un punto di vista sensoriale la combinazione tanta gente, luogo affollato, persone sconosciutx, mi potrebbe causare un sovraccarico sensoriale che si manifesta con emicrania, nausea e mi sentirei disorientatx. -

Essere madre: quando il mio lavoro è oggetto di stigmi

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Quando mia figlia stava iniziando le scuole medie, alcuni genitori della sua classe sono venuti a sapere del mio lavoro di sostegno alle persone che vivono relazioni eticamente non monogame o che fanno BDSM. Io ho scoperto questa cosa soltanto dopo qualche mese nel quale mia figlia non veniva più inclusa negli inviti tra amiche e si sentiva rispondere di no, con varie scuse poco credibili, quando era lei a invitare. Vedendola sempre più triste per questo, ho cercato di capire che cosa stava succedendo… Alla fine ne sono venuta a capo quando una delle mamme con cui ero più in confidenza ha finalmente deciso di dirmi con sincerità che la dozzina di genitori con figlie nella classe della mia non volevano che la frequentassero perché “chissà che cosa avrebbero potuto vedere a casa nostra o che discorsi poteva fare con loro mia figlia, discorsi poco normali che potevano influenzarle e confonderle, visto da chi veniva educata” (io).  In compenso, però, ho avuto la soddisfazione di sentire mi

L'ansia autistica raccontata da un autisticx

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 Ansia autistica Penso che molte strategie per l'ansia non funzionino per le persone autistiche, perché, quantomeno nel mio caso, molte delle mie paure derivano da esperienze passate e di come le persone mi percepiscono come persona autistica. Il problema: Come persona autistica, fatico a valutare oggettivamente la situazione sociale sul momento. Non so se la persona che mi parla è sincera. Non so se le loro dichiarazioni su di me fossero scherzose o se fossero realmente un espressione di turbamento. Non so quando posso aver oltrepassato un confine con il modo in cui ho formulato qualcosa o una frase e ferito involontariamente i sentimenti di qualcunx, specialmente non lo so e mi è difficile capirlo quando non lo mostrano chiaramente o non me lo comunicano in modo diretto ed esplicito senza passivo-aggressività o silenzi punitivi. Inoltre, mi è difficile, a volte, capire quando vengo sfruttata. Idealmente, potrei diventare più sciolta dicendomi "ad alcune persone non piaceró,

Il lato oscuro del supporto dato nelle relazioni interpersonali

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Il lato oscuro del supporto dato nelle relazioni interpersonali Immagina di aver avuto una discussione accesa con una persona a te cara e chiami qualcunx a te carx per parlarne. La persona può reagire in due modi. Puó assicurarti che avevi ragione, che l'altrx persona a te cara aveva torto e che hai il diritto di essere turbatx. Oppure la persona a te cara può incoraggiarti a guardare il conflitto in modo obiettivo. Puó indicare i motivi per cui la persona a te cara potrebbe non essere così biasimevole, dopo tutto. Quale di queste risposte preferiresti? Vuoi delle persone a te care che ti coprono incondizionatamente le spalle o persone che fanno l'avvocato del diavolo? Quale è meglio per te a lungo termine? In uno studio recente, hanno esplorato i contorni e le ripercussioni di questa dinamica relazionale comune. Vogliamo supporto incondizionato? Se sei come la maggior parte delle persone, probabilmente vuoi essere circondatx da persone che ti sostengono. Tuttx tendiamo a desid

Le mie peculiarità neuroqueer durante le festività comandate

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Le mie peculiarità neuroqueer durante le festività comandate. Non mi piacciono le festività comandate, le trovo per lo piú legate a tradizioni e soprattutto alla famiglia. Perché dovrei essere obbligata a passare giorni specifici con la famiglia, con la quale magari o non ci vado d'accordo o dobbiamo fingere di andare d'accordo, o comunque abbiamo rapporti sporadici per lo piú costituiti da discorsi inutili? Magari poi ci sono anche tante persone e a me quando vi sono troppe persone in spazi ristretti (come appartamenti) mi subentra un sovraccarico sensoriale che si manifesta con emicrania e forte senso di nausea.   Non ho mai creduto, poi, all'importanza dei legami biologici o anagrafici, son persone come altre, alcunx stronzx altrx magari no, ma non li ritengo piú importanti di eventuali compagnx di merende, a cui posso essere legata per altri motivi (non anagrafici non biologici). Fin da bambina non riconoscevo i ruoli, chiamavo tuttx con il loro nome proprio (genitori e

Progetto Milf: BDSM & stigmi

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  1. CUCCIOLA: Sabato sera è quasi arrivato yeahhhh!! Non vedo l’ora di vedere il mio Daddy, ho già le gambe che mi tremano...ho comprato delle mollettine nuove con sopra dei fiorellini arcobaleno, calze autoreggenti bianche e mi sono depilata lasciando solo quella strisciolina al centro della patatina che gli piace tanto! Ma che ha quella donna che mi guarda cosi strano, che vuole? Beh, ho un Daddy sì e allora? Mi piace giocare a fare la bimba, vestire da bimba, fare i capricci ed essere punita anche se sono adulta, vaccinata e ho pure dei figli, che problemi hai? Si guardasse lei, vedi che viso stanco che ha, almeno io mi godo la vita, lei sicuramente no... 2. CATERINA: Ma guardala là...avrà superato i 40 da un bel pò e se ne va vestita come una bimbetta dell’asilo, le manca solo il cestino della merenda. Ah la merenda, cacchio, ho finito le brioches, che ore sono? Si faccio ancora in tempo, se faccio una corsa forse trovo il super aperto. Ma la maestra non vuole brioches, sarebbe me