Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Norme sociali: come vengono utilizzate per opprimere persone neurodivergenti.

Immagine
Norme sociali: come vengono utilizzate per opprimere persone neurodivergenti. Negli anni '50 una donna lasciava raramente la cucina. Era sottomessa a suo marito. Le donne di oggi guardano con assoluta incredulità alle riviste di quel tempo che consigliavano alle donne come servire al meglio il proprio coniuge. Ma pensiamo mai ai pensatori "alternativi" che hanno determinato il cambiamento? La loro società senza dubbio li ha sottoposti a ogni sorta di scherno e maltrattamento da parte della società del loro tempo? E ci chiediamo cosa diranno di noi le donne del 2050? Sembra che ci illudiamo di fare tutto bene nel tempo in cui esistiamo senza essere in grado di valutarlo da un altro punto di vista. Le norme sociali sono definite come “gli standard di comportamento accettati dai gruppi sociali. … Il comportamento che soddisfa queste norme è chiamato conformità, e la maggior parte delle volte i ruoli e le norme sono modi potenti per comprendere e prevedere ciò che le persone

Autismo, stereotipi e aromanticismo.

Immagine
 Autismo, stereotipi e aromanticismo. Esistono svariati falsi miti o stereotipi sull'autismo, ad esempio: +le persone autistiche non provano  emozioni, sentimenti o affetto  +non vogliono intrecciare relazioni con altre persone Io sono autistica, ma non sono cosí; scrivo questo articolo per spiegare come sono io, anche perché a volte vi sono giudizi con accezioni negative quando tento di essere me stessa. Ho sempre cercato di creare ed intrecciare relazioni con altre persone, anzi quando passo del tempo con qualcunx che mi piace forse parlo anche troppo, si chiama oversharing e solitamente si palesa per due motivi: sono contentissima di condividere del tempo con quella persona e mi eccito emotivamente e quindi parlo e parlo a volte non-stop; il secondo motivo è che do dettagli personali della mia vita perché mi va di farlo, mi sento di farlo e perché mi piace creare una connessione che vada al di là del "che tempo fa oggi?". È piú facile che ti chieda della tua infanzia,

Lo sviluppo erotico di una donna sessualmente felice

Immagine
L’intervista che segue traccia lo sviluppo erotico dì una donna sessualmente felice: dalle prime esperienze infantili fino al suo presente di donna separata, madre di 4 figli. Mara viene dalla Sicilia, quarantenne, figlia d’un noto medico antifascista, ha avuto un’educazione familiare notevolmente più libera ed aperta delle sue coetanee. Tuttavia, come appare dal nostro colloquio, ha subito l’influenza della cultura sessuofobica e repressiva tipica della nostra società e ha dovuto lottare per lunghi anni prima di recuperare il proprio corpo, liberarsi dal senso di peccato e godere pienamente della sua sessualità. Non proponiamo la storia di Mara come esempio per le altre donne. Sarebbe imporre di nuovo un modello a cui le donne dovrebbero adeguarsi e noi siamo convinte che la liberazione sessuale avvenga al contrario attraverso un lento processo di presa di coscienza degli schemi e dei condizionamenti sociali e familiari che hanno contribuito a limitare lo sviluppo e l’esplorazione del

Conflitti relazionali e ottica binaria: quando si affrontano i conflitti senza mettersi in discussione.

Immagine
 Conflitti relazionali e ottica binaria: quando si affrontano i conflitti senza mettersi in discussione. Il consenso, in teoria, andrebbe applicato in qualsiasi ambito, non solo quello sessuale. Credere che il consenso sia unicamente rilegato ad una sfera sessuale, ci impedisce di vedere le altrettante violazioni che possono accadere in contesti quotidiani. Cos'è il consenso? La definizione, da dizionario, di consenso è il permesso di fare qualcosa o essere d'accordo sul fare qualcosa. Spessissimo in ambiti relazionali durante i conflitti si applica il veto di rispondere o comunque non si discutono neanche le motivazioni del litigio, lasciando conflitti a metà, cose mai discusse, posizioni prese ancora prima di discutere cosa porta al disaccordo.  Il disaccordo viene anche visto come "la fine", ma purtroppo non è un disaccordo a far terminare le relazioni, semmai è la non accettazione che non si puó andare sempre d'accordo, come la non-accettazione che tuttx noi a

Gli stigmi e i rischi che corro in quanto madre.

Immagine
 Vista la, a mio parere inutile, polemica riguardo il nome del progetto che il non collettivo vuole portare avanti, sento che è arrivato il momento di raccontare.   Riassumo il più possibile la situazione. Cresciuta da una famiglia estremamente cattolica, mi sposo troppo giovane e abbiamo unə figliə l'anno dopo. Viviamo varie problematiche legate alla solitudine, lontano dalle famiglie, cerchiamo di crescere lə bambinə da soli, soprattutto io, perché lui lavorava. Passano gli anni e io acquisisco nuove consapevolezze, abbandono la fede e mi apro invece al femminismo, alla cultura Queer ecc.. Scopro attraverso degli amici l'esistenza del poliamore e dopo essermi interrogata a riguardo lo propongo al mio partner. Inizialmente ci proviamo, ma ben presto io mi rendo conto che la nostra relazione è finita a prescindere dall'essere o no monogami.   Qua iniziano i primi problemi, io stupidamente cerco di risolvere la questione da sola, senza mettere in mezzo gli avvocati, ma si cr

Comunitá kinky, rivoluzione sessuale e lotta politica

Immagine
  Comunitá kinky, rivoluzione sessuale e lotta politica Essere "etichettati" come kinky è una cosa complicata, sia che l'etichetta fosse qualcosa che hai scelto o che ti è stata data. In un certo senso, autoidentificarsi come kinky può dare potere e motivo di orgoglio. Quando altrx ci sentono autodeterminarci come tali, può diventare più complicato, poiché possiamo essere facilmente feticizzatx e giudicatx. Anche quando abbracciamo la nostra identità kinky, possiamo sentirci in conflitto con altre identità che ci appartengono, come professionale, religiosa, modesta o introversa. Quando lavoro con clienti, che si sentono in conflitto nel dichiarare se stessx o altrx come kinky, spesso si tratta delle supposizioni che mantengono su ciò che il termine e la comunità significano per loro. Molte persone hanno connotazioni negative profonde su cosa significhi essere kinky. Possono immaginare che se sei interessatx a una cosa allora ti interessa qualsiasi tipo di pratica kinky, o

GESTIRE E DESTIGMATIZZARE ANSIA, TRIGGER, INSICUREZZE NELLE RELAZIONI.

Immagine
 GESTIRE ANSIA, TRIGGER, INSICUREZZE.   Abbiamo tradotto questo articolo dove si discutono spunti su come gestire ed identificare ansie/trigger/insicurezze in ambio relazionale.. Le tabelle di ansia/trigger/insicurezze le ho tradotte ma le ho lasciate in bullet point (sotto in traduzione). Sono anche scaricabili in PDF e doc dall'articolo stesso e potete colorarle con i colori che più vi garbano... A noi è piaciuto magari ad altr* non serve.. Allego traduzione quì. (Link articolo originale a fine traduzione). Molte persone poliamorose hanno difficoltà di gestione di ansia ed insicurezza. Questo, sicuramente, non si limita a persone poliamorose, quindi questo articolo è mirato alla gestione di ansia ed insicurezza in contesti generici e non limitati o constestualizzati solo in situazioni poliamorose. Sono una persona che ha avuto difficoltà di gestione dell'ansia per diversi anni, e ho scoperto che è molto difficile spiegare quanto sono ansiosa, specialmente quando sono già molt

L'autismo e il rispetto dei miei valori

Immagine
L'autismo e il rispetto dei miei valori È stato pubblicato recentemente un articolo su The Journal of Neuroscience riguardante la moralità e il guadagno individuale, confrontando gruppi di persone autistiche e persone non autistiche. I partecipanti provenivano dal Brasile e la fascia di età era di 14-25 anni (lo stato socio-economico non è stato considerato). I partecipanti dovevano accettare o rifiutare queste due diverse condizioni: + Accettare o rifiutare di finanziare una buona causa a scapito dei propri fondi (un ente di beneficenza a sostegno dell'istruzione per bambini e adolescenti) + Accettare o rifiutare di sostenere una cattiva causa in cambio di vantaggi economici individuali (un'organizzazione che vuole "pulire la strada sterminando gli animali di strada") La maggioranza delle persone autistiche ha rifiutato la seconda opzione, nonostante avrebbe portato guadagni personali, al contrario i partecipanti neurotipici hanno accettato, in maggioranza, la se