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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Autismo e sesso: il piacere sensoriale

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  Autismo e sesso: il piacere sensoriale Sono autisticx e faccio sesso, in alcuni casi mi piace davvero tanto farlo. Perché lo sbandieri ai quattro venti? Perché nel 2021 ancora tantissime persone credono che una persona autistica non possa fare sesso. Questo sostanzialmente deriva anche da una retorica che vede l'autismo come una malattia, quando non lo è. Grazie (sfortunatamente) a svariati stereotipi divulgati sull'autismo, si arriva anche ad affermare che le persone autistiche non sono in grado di capire il sesso o sapere cosa vogliono. Io so cosa voglio, capisco il sesso e sono autisticx. Cosa rappresenta per te il sesso? Principalmente la vivo come un attivitá ludica, che dev'essere divertente e dove possiamo ridere tantissimo assieme, se cosí non fosse non fa per me. In secondo luogo, da autistica, seleziono molto le persone con cui intraprendere un rapporto fisico/sessuale, perché per me deve essere anche un piacere sensoriale. Più che l'orgasmo, amo tantissimo

Traumi e gestione: non credo in una narrativa generalizzata.

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 Traumi e gestione: non credo in una narrativa generalizzata. Oggi, si legge Trigger Warning ogni qualvolta vi sia un contenuto considerato "forte", ergo strupri, femminicidio, manipolazione, gaslighting, tossico e tantissime altre terminologie. Con estrema razionalità so che nessunx mi obbliga a leggere niente, spesso gli articoli hanno titoli di per se già esplicativi in merito al contenuto; sapere che unx sconosciutx mi avvisa con un TW, razionalmente so che è la sensibilitá di chi scrive, che, non è una sensibilitá universale e non credo possa essere generalizzata, anzi la vivo, a volte, come un atteggiamento paternalistico e sovradeterminante, come se unx sconosciutx potesse sapere meglio di me cosa mi triggera. Il trigger warning per me è un metodo di semplificazione del trauma/traumi, mi spiego meglio o almeno ci provo:  ognunx ha i propri trigger, possono essere causati da una parola, una frase, un oggetto, un colore, una canzone, un contenuto, un odore, un luogo etc

International Asperger Day

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 C'è stato un giorno, di tre anni fa, in cui la mia vita è cambiata; cambiata perché ho acquisito una consapevolezza riguardante la mia persona, una diagnosi: "Asperger". Potrei anche usare autistica, o spettro autistico, poco mi importa perché in realtà non mi fisso particolarmente su questa cosa o sugli aggiornamenti del manuale diagnostico. La consapevolezza mi ha fatto ripercorrere tutta la mia vita (all'epoca avevo 28 anni) nelle settimane seguenti. Ho passato ogni singolo giorno a pensare a tutto quello che avevo vissuto, in silenzio, tutte le volte che mi sono sentita terribilmente sbagliata in qualsiasi contesto. Tutti i fraintendimenti che spesso si palesavano in contesti sociali.  Se chiedevo "come stai" le persone o si focalizzavano a dire "bene grazie e Tu?" oppure ero esagerata, ero quella che si preoccupava troppo. Il fatto è che se ti voglio bene e hai un problema, mi preoccupo. Non ti chiedo tutti i giorni come stai, ma mi preoccupo

Nel femminismo il discorso sulla violenza è molto più presente di quello sul piacere

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Credit Traduzione: Stefania e Alessandro Credit foto: l'abbiam trovata sul web, non troviamo la fonte se qualcunx la trova avvisateci, se vi va, che la inseriamo Nel femminismo il discorso sulla violenza è molto più presente di quello sul piacere Ana Requena Aguilar parla nel libro "Vibrant Feminism" dell'emancipazione sessuale come un diritto delle donne e come antidoto al terrore sessuale. Abbiamo parlato con questa giornalista, caporedattore di eldiario.es, di cosa succede quando si scrive di sesso, e naturalmente anche di giornalismo femminista. Articolo originale https://www.pikaramagazine.com/2020/11/en-el-feminismo-el-discurso-de-la-violencia-esta-mucho-mas-presente-que-el-del-placer/ Ana Requena Aguilar, caporedattrice di genere di eldiario.es, è stata per molti anni giornalista per l'Economia, una di quelle sezioni che il giornalismo patriarcale considera un terreno aspro. Un aneddoto con un vibratore in un aeroporto l'ha ispirata a scrivere Vibrant F

Il "trigger warning" puó fare piú danni anziché essere d'aiuto

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  Traduco questo articolo e sono una persona con un PTSD (disturbo post traumatico da stress). Personalmente sono molto d'accordo con l'articolo, in quanto ad oggi sembra che tutto sia un trigger warning, e spesso la stessa parola viene utilizzata fuori contesto, in quanto è semanticamente relativa ad un PTSD o anche a un disturbo d'ansia. Il trigger, per altro, è una reazione che ti paralizza per minimo un intera giornata, significa che almeno per un giorno non riesci a fare niente, neanche uscire di casa. Articolo originale: 'Trigger Warnings' May Do More Harm Than Good, Study Finds | Health News | US News I “trigger warning” hanno lo scopo di avvisare sopravvissutx a traumi su testo o contenuti inquietanti che potrebbero trovare potenzialmente angoscianti. Ma queste parole di cautela all'inizio di film o libri o post sui social potrebbero non fornire alcun aiuto e potrebbero persino ostacolare la capacità di una persona traumatizzata di affrontare profonde ci

Autismo, ADHD e le mie reazioni sensoriali in mare.

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 Autismo, ADHD e le mie reazioni sensoriali in mare. Nuotare e sport acquatici mi danno la stessa sensazione di quando passo tempo in mezzo ai boschi: rilassamento, concentrazione e spensieratezza. Forse per molte persone non ha senso parlare di sensorialità e mare, per me si, perché generalmente amo tantissimo il mare ma non per fare quello che generalmente fanno tuttx. Il senso di questo articolo è come sempre spiegare come la natura, ed in questo caso il mare, mi trasmettono una rilassatezza da un punto di vista sensoriale tale da perdere la cognizione del tempo, é come se non mi accorgessi più delle ore o dello scorrere del tempo, non penso più a nulla e mi concentro solo su ció che vedo, ogni minimo particolare, animale, colore, suono. Dai 5 ai 14 anni ho fatto nuoto, ma non nuoto velocemente, o quantomeno non gradisco la competizione; in mare non mi interessa andarci per schiamazzare, con il materassino per prendere il sole o per "fare un bagno", mi interessa andare a n

Da autisticx ti dimostro affetto così, tu però non mi fraintedere

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  Da autisticx ti dimostro affetto così, tu però non mi fraintedere Voglio chiarire anticipatamente: NO persone neurotipiche non fanno così anche loro, non fino a questo punto, io le faccio in modo ripetitivo e metto tutta me stessx nel farlo. 1) Ho visto questo articolo / sito e volevo condividerlo con te. 2) Ecco una cosa relativa alla tua cosa preferita. Attenzione questi di solito sono gesti semplici, da un meme, ad un piatto del tuo cibo preferito, ad una foto di una cosa che ti piace molto. 3) Se mi fido di te, se vedo che comprendi e rispetti le mie peculiarità e limiti ad esse relativi, passerei del tempo non strutturato con te. 4) Puoi condividere il mio silenzio. 5) Ho riflettuto sul tuo problema; ecco delle opzioni che potrebbero esserti utili. 6) Mi piace molto il tuo progetto, ho pensato ad alcuni modi per renderlo migliore. 7) Hai bisogno di un passaggio a casa, o un aiuto per quella tua banale commissione che non dovrebbe essere un grosso problema ma in realtà lo è? A me

Attivismo queer e lotta politica per la salute mentale

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 Attivismo queer e lotta politica per la salute mentale Una piccola introduzione, prima dell'articolo: Abilismo: è la discriminazione intenzionale o non intenzionale di persone disabili. Disabilità: avere una peculiarità fisica o mentale che limita sostanzialmente una o più attività principali della vita.  Inclusione: l'inclusione, comparativamente, significa che tutti i prodotti, servizi e opportunità e risorse della società sono completamente accessibili, accoglienti, funzionali e utilizzabili per quanti più tipi diversi di capacità ragionevolmente possibile. Il modello medico si ostina a identificare il solo problema nell'individuo. La persona è il solo problema, quindi va "curata" per la societá. Peccato che la persona con le sue peculiaritá nonché diversità non è il solo ed unico problema, e questo l'ambito medico lo ignora. A livello societario vi sono barriere d'accesso, esclusione, ostracismo, stigmi e tanto altro che impediscono alle persone di vi