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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

L'intersezione fra neurodiversitá e PTSD (disturbo post traumatico da stress): perché non ne si parla?

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 L'intersezione fra neurodiversitá e PTSD (disturbo post traumatico da stress): perché non ne si parla? Il PTSD é un disturbo che generalmente puó manifestarsi dopo uno o piú eventi traumatici. Le persone neurodiverse possono essere piú soggette a PTSD in quanto spesso possono essere oggetto di bullismo o abusi proprio per la loro diversità, o spesso non ci vengono forniti strumenti su come autonomamente riconoscere situazioni d'abuso. La mia personale riflessione, forse per alcunx un po' naive, é che forse una delle cose che rendono più difficile il superamento della sindrome da stress post-traumatico (PTSD) è proprio la rinuncia alla responsabilità. Non necessariamente per un morboso bisogno di potere, o d'illusione di potere, ma per via di ciò che implica quella rinuncia. È una presa d'atto di qualcosa di orribile, ovvero del fatto che la sensazione di sicurezza provata fino a quel momento era illusoria. La consapevolezza improvvisa che la nostra incolumità dipen

Neurodiversitá e il rapporto con gli animali

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Neurodiversitá e il rapporto con gli animali Parlo della mia esperienza personale come persona neurodiversa e del rapporto particolare che ho sempre avuto con gli animali. Sono cresciutx con un pastore tedesco di nome Ibo, parecchio gigante, pesava 64kg. Lo volevano tuttx: forze dell'ordine, allevatori, finí anche sulle copertine di un libro sul pastore tedesco di un famoso allevatore..invece no rimase in famiglia, non era un oggetto ad uso e consumo. Ho avuto la possibilitá di passare 5 anni splendidi con lui. 5 anni in cui vi dormivo assieme, ci parlavo, gli raccontavo cose, ci giocavo a palla. Rimasi un po' perplessa quando capí che lui non parlava come le persone, trovai ingiusto che lui non potesse parlare. Eppure noi comunicavamo in tanti modi.  Una domenica al mese andavamo da un amico di famiglia che aveva un canile, io interagivo con tutti i cani che erano lí ed evitavo, invece, le persone. Avevo una cotta micidiale per gli alani, erano dei cani piú alti di me, io avev

Contatto fisico, consenso e neurodiversitá

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 Contatto fisico, consenso e neurodiversitá Ti piace o disprezzi il contatto fisico? Socialmente è accettabile e spronato abbracciare e toccare le persone per salutarle, non importa moltissimo quale rapporto vi sia fra le persone, ma socialmente il tocco é visto come buona educazione; il piú delle volte queste convenzioni sociali non sono consensuali e se rifiuti un saluto convezionale vieni spesso vistx come: freddx, maleducatx o senza cuore. Tutte le persone neurodiverse hanno reazioni o preferenze diverse al contatto fisico!  Io credo di rappresentare un paradosso in questo ambito: Detesto essere toccatx, ma amo, invece, un abbraccio ben dato di quelli che avvolgono come fa un polipo oppure un serpente quando stritola! Sono un paradosso vivente che cammina; fra l'altro, è un paradosso che può diventare super difficile da capire per le persone a me vicine..che spesso si chiederanno "Posso toccarlx senza essere morsx?"  Spesso, detesto il tocco leggero ma amo la "cl

Neurodiversitá e lockdown: sfatiamo lo stereotipo che stavamo tuttx bene perché abituatx alla solitudine

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  Titolo: "Neurodiversitá e lockdown: sfatiamo lo stereotipo che stavamo tuttx bene perché abituatx alla solitudine" Ancora una volta sono stati distribuiti stereotipi su come le persone neurodiverse abbiano vissuto il lockdown. Lo stereotipo piú divulgato é che le persone neurodiverse sono spesso abituate alla solitudine e che quindi non avrebbero sofferto durante il lockdown e l'isolamento. Domanda: come hai vissuto il lockdown in termini di stato d'animo? Thrix Per me é stato orribile, é stato il mio peggior incubo. Non sopporto le imposizioni, specie quelle stupide, e non sopporto non poter scegliere e di dover rimaner chiusa forzatamente in uno spazio. L'ho vissuta come una costrizione ed una prigionia, cose non sopporto. Il dibattito si é polarizzato in maniera estrema, da un lato i negazionisti che indubbiamente sono dei coglioni perché il virus esiste e dall'altra quellx con l'atteggiamento salvifico che pensano che non moriranno mai; sarebbe servi

L'ADHD messa a nudo: due persone ADHD si confrontano e mostrano le loro differenze.

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  L'ADHD messa a nudo: due persone ADHD si confrontano e mostrano le loro differenze. Nel mese della visibilitá e accettazione sull'ADHD (deficit d'iperattivitá e disattenzione) abbiamo intervistato due persone del NCQ, che possono raccontare la loro esperienza personale da persone neurodiverse. Domanda:  Quali sono le difficoltá che riscontri? - nelle relazioni - nella vita quotidiana Thrix: Nelle relazioni interpersonali ho necessitá di presenza non necessariamente dobbiamo vederci o sentirci tutti i giorni, ma sostanzialmente esisti se ci sei, se non ci sei mi disaffeziono subito.  A volte sento raccontare che le persone si innamorano di persone che non hanno mai visto o non ci hanno mai parlato, per me invece é una cosa che avviene dopo una frequentazione effettiva. Quando io comincio ad affezionarmi loro magari si sono giá stufatx. Parto diesel ma poi ci arrivo. Non sopporto la gelosia o che io vengo limitata in qualche modo, oppure se vengo messa con le spalle al muro

Dislessia ed inclusivitá

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  Dislessia ed inclusivitá  Questo é quello che vedo quando leggo (foto). Ogni volta che mi trovo una "wall of text", descrittiva di un evento o quando mi scambio messaggi con qualcunx devo fare copia ed incolla del testo e cambiare il font oppure attivare il lettore vocale se lo scritto supera le 3 righe. Se non ho a disposizione questi mezzi, leggo, rileggeró una riga piú volte e ci impiegheró piú tempo, con il rischio di capire 1/4 di quello che c'é scritto, motivo per cui di solito mando e preferisco messaggi vocali. Non mi piace leggere ad alta voce, perché faró errori e poi le persone inizieranno a prendermi in giro. A volte mi passa la voglia e spesso non sono andatx ad eventi perché non sono realmente inclusivi, sono io che devo "tradurre nel mio linguaggio o font leggibile", insomma la dislessia non esiste per nessunx. Quando scrivo faccio errori, anche di punteggiatura, almeno che io non stia usando un programma apposito, proprio come in questo momento