Norme sociali: come vengono utilizzate per opprimere persone neurodivergenti.

Norme sociali: come vengono utilizzate per opprimere persone neurodivergenti.




Negli anni '50 una donna lasciava raramente la cucina. Era sottomessa a suo marito. Le donne di oggi guardano con assoluta incredulità alle riviste di quel tempo che consigliavano alle donne come servire al meglio il proprio coniuge. Ma pensiamo mai ai pensatori "alternativi" che hanno determinato il cambiamento? La loro società senza dubbio li ha sottoposti a ogni sorta di scherno e maltrattamento da parte della società del loro tempo? E ci chiediamo cosa diranno di noi le donne del 2050? Sembra che ci illudiamo di fare tutto bene nel tempo in cui esistiamo senza essere in grado di valutarlo da un altro punto di vista.


Le norme sociali sono definite come “gli standard di comportamento accettati dai gruppi sociali. … Il comportamento che soddisfa queste norme è chiamato conformità, e la maggior parte delle volte i ruoli e le norme sono modi potenti per comprendere e prevedere ciò che le persone faranno. Esistono norme che definiscono un comportamento appropriato per ogni gruppo sociale ”. (Simplypsychology.org)


In Irlanda dagli anni '20 e per decenni la Chiesa cattolica ha incarcerato le donne in istituti se rimanevano incinte al di fuori del matrimonio. Sono state maltrattate e i loro figli sono stati maltrattati e portati via o anche condannati a una vita di schiavitù. Era socialmente normale che donne e bambini venissero puniti e incarcerati senza alcun processo mentre i padri svolgevano la loro vita normalmente.


Sotto il dominio della Germania nazista dal 1933 al 1945, gay e lesbiche furono perseguitati e imprigionati nei campi di concentramento nazisti". Anche i disabili, i Rom e le persone di molte religioni e background sono stati incarcerati, torturati e assassinati nei campi nazisti. Questo era socialmente normale in Germania a quel tempo.


176 aC Ogni mattina un cittadino romano poteva recarsi nell'arena per assistere all'uccisione di una persona, spesso sbranata a morte da animali. Questa era una norma sociale a quel tempo.


Le norme sociali tra il XV e il XVIII secolo includevano donne considerate streghe da cacciare e bruciare ai roghi. Mi chiedo spesso quante di queste "streghe" fossero visionarie del loro tempo.


Ciò a cui ci riferiamo come "norme sociali" sono spesso una violazione dei diritti umani fondamentali e non è diverso quando le persone usano le "norme sociali" come un modo per opprimere e discriminare le persone autistiche.


Le persone spesso dicono "beh, ogni persona deve stare ferma" come se fosse una frase innocua. Ma forzare una persona che trova lo stare seduto e ferma ancora difficile o doloroso è in realtà un abuso. Stare seduti non è un'abilità sociale, è un'abilità motoria. "Il contatto visivo è necessario e previsto" è un'altra frase usata spesso per giustificare l'assimilazione delle persone autistiche nella cultura non autistica. Il contatto visivo può essere invadente, sconvolgente e doloroso per molti autistici, quindi anche applicarlo è un abuso.


Una giustificazione per addestrare persone autistiche a questa “abilità sociale” è che possono avere successo durante i colloqui di lavoro. Mettiamo da parte per un momento e ignoriamo i livelli ridicolmente alti di disoccupazione fra persone neurodiverse, specie persone che non hanno privilegi economici e/o di classe, e chiediamo a questi "terapisti" come se la caverebbero in un colloquio mentre qualcuno li fissa negli occhi. Sarebbe molto più logico educare i datori di lavoro alla comunicazione autistica e alle abilità sociali.


Quando da autistica mi sento dire che devo essere proprio come tutti gli altri, equivale a dirmi che non posso essere me stessa. 


Stiamo dicendo la stessa cosa che dicevamo alle donne negli anni '50, che dicemmo ai Rom nella Germania degli anni '40. Stiamo dicendo loro la stessa cosa che abbiamo detto alla comunitá LGBTQIA quando abbiamo detto loro che dovevano essere proprio come la comunità eterosessuale. Stiamo dicendo loro di non essere se stessi ma di conformarsi ed essere proprio come il resto di noi. È qui che le persone usano la conformità, quando intendono, invece, assimilazione.


C'è una certa arroganza quando usiamo le "norme sociali" come un modo per giustificare la nostra oppressione degli altri. Stiamo inconsapevolmente dicendo alle persone che devono comportarsi più come il resto di noi perché questo è un modo migliore di esistere. Spesso usiamo "normale" per nascondere il fatto che stiamo dicendo accettabile o migliore e così facendo pensiamo di nascondere il nostro pregiudizio.


Quando dico "vedo il mondo in modo diverso" non significa che sono un cucciolotto innocente o che in qualche modo vedo il mondo attraverso occhiali colorati di rosa. 

Quando dico che vedo il mondo in modo diverso, intendo che vedo l'oppressione e la discriminazione nelle norme sociali odierne che gli altri non vedranno finché non le avremo abbattute, rieducate e fatte diventare un'altra parte sgradita della nostra storia umana.


Quando dico di vedere il mondo in modo diverso, intendo che posso vedere le cose come sono realmente e non sono intossicata dall'idea che le "norme sociali" siano intrinsecamente buone o utili. 


È tutto scomodo quello che dico, nessunx vuole sentirsi dire queste cose, peró queste sono le cose che accadono quotidianamente e opprimono, schiacciando dignità e diritti umani delle persone.

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