Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo (I)
SEBASTIAN PELOSIO
Oggi è il 2 aprile. Direte “e quindi?”
Autisticbanshee |
Il 2 Aprile è la giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo.
Peccato che in questa giornata (come in tutti i giorni, mesi, anni) le persone
autistiche non vengano quasi mai ascoltate direttamente. Direi per fortuna che
è solo una giornata – solo una – in cui il mondo si ricorda “ah ma esistono le
persone con autismo”.
Peccato che questa esistenza delle cosiddette “persone CON
autismo” per voi sia basata su stereotipi e disinformazione portati avanti da
associazioni e “professionisti”.
Non so se ve ne siete resi conto, ma nella frase precedente
ho usato la parola “con autismo” nulla di strano? Ah no? Nessun problema?
Se la risposta è “no nessun problema” o se non ci avete
nemmeno fatto caso, beh allora la disinformazione funziona.
La parola “con autismo” (per me) è brutta, quasi un insulto.
Vi hanno mai detto “sei una persona con neurotipicità”, “hai la neurotipicità”,
“sei affetto da neurotipicità”. No. E allora perché dovreste farlo con la
parola autismo, con le persone autistiche, dato che non è una malattia?
Vi hanno mai detto “notizia del giorno, hanno trovato una
cura per la neurotipicità”. Ah no. E allora perché devo leggere e sentire
sempre che stanno cercando una “cura” per l’AUTISMO?
Vedete come la disinformazione funziona bene? Anche senza
che ve ne rendiate conto.
Non vi rendete nemmeno molto conto di quanto preventivamente
io mi debba preparare al 2 Aprile per non avere un melt, perché ogni volta mi
sento invisibilizzato e oggettificato dai media pieni solamente di abilismo e
sovradeterminazione. Infatti, essere paragonati a pezzi di puzzle non
piacerebbe a nessun*. E allora perché a me in quanto persona autistica dovrebbe
piacere?
A me non manca nessun pezzo, e non sono associabile a un
unico colore (l’azzurro) come nessuna persona autistica. Infatti, per questo
(per favore) iniziate ad usare quello che le persone neurodiverse hanno creato
come simbolo, l’infinito arcobaleno, il quale indica le varie sfaccettature e
differenze che tutt* hanno, insomma ciò che le neurodiversità rappresentano.
Oltre alla disinformazione, parliamo anche di quanto
abilismo e sovradeterminazione esista durante questo giorno, ma non solo;
quanto ne esista sempre, dato che tutt* ascoltate e vi informate, sempre solo
da persone neurotipiche sul fantomatico “autismo” come mostro e problema da
risolvere. Ecco, vi dico solo una cosa: io non sono da aggiustare, non sono
quell'ingranaggio rotto che tutt* credete. Io penso, ragiono, parlo e, pensate
un po’, so dirvi molto bene quello che mi serve. So anche che mi togliete
sistematicamente diritti e parola, l’unica cosa che ho, la mia parola appunto,
la mia esperienza, la mia vita, il mio essere me.
Ripeto, per fortuna solo un giorno all'anno vi ricordate di
noi, e fortunatamente è solo un giorno. Tanto, da domani torno ad essere
invisibile e a vivere la mia vita in un mondo evidentemente troppo cieco e
disinformato per capire che ho bisogno di diritti che mi garantiscano una vita
perlomeno dignitosa, di un accesso migliore al percorso per avere una diagnosi,
di non essere considerato strano, asociale e incapace e pensare.
Insomma, non ho bisogno di essere un pezzo di puzzle escluso
e non definitemi “speciale”, perché non lo so, sono solo io, come lo è ogni
essere umano.
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