SOPRAVVIVENZA ASPERGER IN UN MONDO CONFIGURATO PER NEUROTIPICI
La socializzazione neuronormativa é chiassosa: é organizzata, spesso, in luoghi affollati, carichi di luci, colori, rumori, odori che possono provocare ad una persona autistica un sovraccarico sensoriale e fomentare ansia sociale. Spesso, quindi, le persone autistiche non frequentano contesti sociali perché la socializzazione diventa estenuante e servono diverse ore o giorni per riprendersi, fisicamente e mentalmente. Pare che gli unici canali di socializzazione accettati, siano feste, concerti, locali, tutto il resto pare rientri in una tipologia socialmente categorizzata come "sfigata". Spesso mi sento esclusa da eventi LGBT*, esistono solo concerti, feste, spettacoli affollati che non facilitano l'ingresso in un gruppo da parte di una persona che non conosce nessuno del gruppo giá pre-esistente. Perché non si organizzano eventi queer di cucito o ricamo? Di permacultura? Di dibattiti ecologico? Di letteratura queer? Di lavorazione del legno? Di pittura? Di disegno? Etc.