PER TUTTI GLI ANNI DI SILENZIO


 Per tutti gli anni di silenzio,

Per aver creduto alla narrazione della mia indegnità, 

Per avere provato vergogna, 

Per avere pagato la polizia, 

Per avere mentito alla mia famiglia 


Per averla tenuta all'oscuro, 

Per tutte le colpe che mi sono accollata, 

Per avere creduto di non valere niente, 

Per essermi offesa quando mi chiamarono Putt@n@,

Per avere nascosto la mia vera identità, 

Per essere caduta nella trappola pensando che la cosa migliore fosse cambiare mestiere, 

Per avere messo in dubbio le mie decisioni, 

Per avere lasciato che per troppo tempo altrə parlassero per noi e definissero la politica senza di noi. 


Per tutto questo oggi rivendico la "putería" come risposta a tutto, non rinnego il lavoro sessuale, che mi diede e mi dà da mangiare. 


La prostituzione mi ha dato autonomia, alti e bassi, allegria però senza dubbio c'è stato, mentre altrə ci offrivano solo clandestinità e criminalizzazione perché non ci adattiamo ai loro standard dellə buonə, dellə degnə e rifiutiamo la vittimizzazione. 


Penso a ogni 2 giugno come un atto di celebrazione: celebra la nostra esistenza, celebra il potere dell'organizzazione che noi putt@nə abbiamo saputo costruire, celebra il coraggio dellə compagnə di Francia che nel 1975 occuparono una chiesa per 10 giorni e fecero la storia con il primo sciopero dellə lavoratricə sessuali, celebra che moltə di noi abbandonammo l'anonimato e ci riconoscessimo per quello che stiamo : Lavoratricə Sessuali 


Rivendicando tuttə le sorellə putt@nə, quelle che aprirono la strada e lasciarono il libro aperto affinché altrə proseguano a fare la storia, per Sandra Cabrera, Ruth Mary Kelly nostre martiri, per quellə che ci sono, quellə che ci furono e quellə che non ci sono più, per fare il branco delle putt@ne 


Per le conseguenze che mi lasciò la prostituzione : amichə e sorellə che si sostengono con amore per fare fronte a tutto senza paura di perdere niente, (perché comunque non abbiamo nulla ma vogliamo tutto) perché lə nessuno oggi abbiamo nomi e identità politica e continuiamo a lottare per abbandonare i ranghi degli ultimi e essere parte dell'ampliamento dei diritti 


Perché senza putt@ne non c'è femminismo e non abbiamo bisogno di nessuna patente per poterci nominare LAVORATRICƏ. 


Perché vogliamo godere di diritti e godere se ci va, senza condizionamenti morali e puritani


Perché se c'è qualcosa che vogliamo abbandonare è la clandestinità.


Perché stiamo per strada e ci sosteniamo tra putt@ne davanti a qualunque avversità.


Feliz dia Putas, que viva la Puteria


Georgina Orellano

Segretaria Nazionale Asociación Mujeres Meretrices de Argentina (AMMAR)


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