Sono una madre e mi sento costretta a recitare un copione.

 Un'altra testimonianza arrivata alla nostra mail


"Ciao, ho visto il vostro post e le critiche che sono state fatte, mi domando se queste persone sono madri, se sono madri separate o divorziate, se hanno dei figli che vanno a scuola, se frequentano i genitori di questi ragazzini? Quando mio figlio esce da scuola sta lì con gli altri bambini, io sto in un gruppo di mamme, stiamo al parco, io con loro devo nascondermi, essere un'altra persona, avere una vita parallela, la devo avere, sono costretta, perché verrei giudicata come madre, rischierei che mio figlio sia isolato, non venga più invitato a giocare a casa degli altri ragazzini perché la mamma è una poco di buono, ma anche nel lavoro, mi viene imposto di mantenere un profilo neutro anche sui social, proprio perché le persone ti controllano e se vedono che ti vivi la tua sessualità come vuoi, ai loro occhi, non sei più affidabile. 

 La discriminazione parte anzitutto dai parenti, da tutti quello che mi ripetono: c'hai tanti problemi a cui pensare, due figli da tirare su, una casa un lavoro, concentrati su quello anziché sprecare energie con gli uomini. Come se dedicare il mio tempo a ciò che mi piace sia uno spreco di energia, tutte cazzate, stare bene ed essere appagata mi dà la forza di fare tutto il resto. Repressi teste di cazzo che vedono il sesso come un vizio o uno svago mentre in realtà per me è un completamento di bisogni, che fanno star bene sia al corpo che alla mente.

Il problema esiste eccome, ed ha conseguenze pesantissime, sono incastrata tra due vite, per poter lavorare e mantenere me e e i miei figli, per permettere a loro di non essere discriminati, di queste cose c'è un gran bisogno di parlarne, altroché"


Anche questa è violenza, doversi rinnegare per proteggere i propri figli, una violenza più sottile ma non meno importante, per questo ci teniamo a ribadire che siamo tutt* orgogliosamente M.I.L.F. Madri a cui, incredibilmente!, piace scopare

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