Sono autisticx e pratico BDSM
Personalmente gradisco molto le categorizzazioni e dare un nome e/o definizione a qualsiasi cosa, motivo per cui ho spesso letto libri che mi spiegassero la moltitudine di kink e/o fetish esistenti per capire se fossero cose che mi appartengono, rappresentano o piacciono. Paragono questa necessitá all'ordine e alla catalogalizzazione ed é un grande match per il mio funzionamento autistico. Queste definizioni, come in ambito LGBT, non servono solo a me per conoscermi e autodefinirmi, ma sono poi collegate ad una lotta politica contro le diseguaglianze sociale e stigmi.
Con questa persona poi si é instaurata una bella relazione che continua tutt'oggi.
Inizialmente ho sempre avuto timore di avere esperienze sensoriali non gradevoli, che siano le corde, una frusta o flogger, o del vaxing oppure lo stesso contatto fisico con la persona. Le esperienze sensoriali non gradevoli sfociano, per me, in un sovraccarico sensoriale che mi porta in una sensazione di ansia mista a stanchezza e dolore fisico.
Ho dialogato molto con questa persona prima di giocare, e l'esperienza di sessioni con lxi é sempre stata una cosa graduale e fatta di esperimenti ed esplorazioni concordate.
Essendo io nello spettro asex (sono demisessuale tendente gray-a) ho sempre esplorato svariati modi di instaurare un contatto intimo con le persone che si scansasse dal canonico e societario
"rapporto sessuale" che io spesso non amo ma anzi vivo male.
Il BDSM mi rilassa molto, perché mi affido ad una persona di cui mi fido, che conosco da svariati anni e che conosce i miei limiti fisici, non é peró una cosa che farei con chiunque.
Il dolore mi é utile quando ho troppi stimoli sensoriali, troppa luce o rumore o anche in ambienti caotici, o dopo alcune giornate snervanti. In questi contesti il flogger mi fa provare sensazioni piacevoli, perché riproporziona il sovraccarico di stimoli che sto sperimentando e mi rilassa.
Ho sperimentato il flogger anche ai Pride, spesso caotici e sovraccarichi per me di stimoli sensoriali (quali rumori o sole) ed emotivi, perché per me il Pride a cui vado da 15 anni ha un forte impatto emotivo, che mi smuove dentro. Essere frustata ad un Pride per l'appunto riequilibra il mio sensoriale e mi permette di proseguire la marcia piú rilassata.
Le corde mi danno un senso di compressione e/o pressione che trovo rilassante da un punto di vista sensoriale, é paragonabile a quando mi rannicchio per placare gli stimoli sensoriali e/o emotivi e sostanzialmente questa pressione mi rilassa e libera la mente.
Sono sub/brat e a volte mi piace disubbidire. La disobbedienza per me nasce in un contesto societario dove ci si aspetta di fare esattamente ció che la societá impone o ció che poche persone con potere impongono verticalmente ad altrx. Facendo parte di svariate minoranze oppresse, subisco oppressione e a quell'oppressione ho necessitá di reagire.
L'idea di essere anche brat nel bdsm crea nella mia testa questa fantasia di poter disobbidire a qualcunx che esercita del potere, o che mi impone cose con prepotenza, é una cosa che ho subito spesso e mi fa rabbia.
É anche vero che ho subito il primo abuso sessuale con percosse a 19 anni e questa scena nella mia testa ha fatto si che sviluppassi degli skills per poter rispondere nella mia testa a quell'abuso subito, ho sentito dell'empowerment.
Allo stesso modo ho gestito l'abuso sessuale che ho subito 2 anni fa. Questa mia caratteristica é una cosa che é emersa negli anni di pratica BDSM con questa persona e devo dire che oltre all'empowerment mi sono sentitx piú forte e piú in grado di oppormi alle imposizioni che spesso accadono in contesti societari. Al contempo peró é un gioco che mi eccita, specie fatto con questa persona, perché nonostante io abbia un immaginario in testa dovuto ad oppressioni societarie o abusi, questo gioco con questa persona mi eccita sessualmente, motivo per cui é capitato che facessimo sesso durante una sessione totalmente brat o che spesso lxi utilizzasse punizioni consensuali di orgasmo controllato/ritardato. Specifico che entambrx abbiamo potere, e questo mi é servito sempre come aiuto per gestire situazioni esterne al gioco (gioco=bdsm).
Quello che mi piace del bdsm é che posso concordare esattamente una sessione cosa fare, dalle corde ai morsi, all'utilizzo di strumenti, e indubbiamente mi é servito a conoscere meglio i miei limiti.
Il fatto di poter concordare una sessione mi tranquillizza e rilassa, perché so cosa accadrá.
Questa persona che gioca con me, ha un ruolo di dominatrice o brat tamer dipende dalla sessione.
Quello che mi rassicura e che mi ha insegnato molto é il feedback alla fine della sessione, dove solitamente parliamo serenamente di ció che abbiamo fatto e capiamo se é andato tutto bene, se vi sono feedback negativi o cose che non sono piaciute particolarmente nonché cose che potrebbero essere fatte in un modo piuttosto che in un altro. Questa cosa é positiva per il mio funzionamento autistico perché ho sempre necessitá di avere dettagli e capire il "perché" delle cose, oltre alla necessitá di dialogo.
Con questa persona apprezzo molto anche l'aftercare nel post sessione, che solitamente sono coccole e carezze, tocchi sul corpo un po' ovunque molto soft, indubbiamente una cosa sensuale ma non sessuale. L'attrazione sensuale é una cosa apprezzo molto e provo statisticamente maggiormente rispetto all'attrazione sessuale.
Ho qualsiasi libertá di poter giocare con chi voglio se voglio, idem per la persona che gioca con me. É vero che spesso chiedo a lxi consigli sulle persone, ma lo faccio perché lxi ha davvero tantissima esperienza pregressa e mi fido di lxi, al contempo lxi stessa mi fa domande sulle persone che vorrebbero giocare con me, perché come dice lxi "sono tuttx bravx a chiamarsi dom, poi peró bisogna anche essere in grado in modo empatico e sensato di rivestire un ruolo del genere".
Abbiamo concordato una safe word.
Ho usato la safe word in alcune occasioni, forse é stata una cosa piú iniziale, ma anche da parte sua vale la stessa motivazione. Lxi ha kink piú estremi dei miei in alcuni casi, ma é anche vero che so consapevolmente di poter essere molto provocatoria e sminuente con linguaggio diretto nei confronti di chi esercita potere, quindi inizialmente per noi era molto necessario dialogare e trovare un equilibrio perché abbiamo kink compatibili ma l'equilibrio bisogna sempre trovarlo assieme.
Tutta questa organizzazione e struttura fatta di dialogo e prevedibilitá mi rilassa molto e combacia perfettamente con le esigenze del mio funzionamento autistico, ossia: dialogo, dettagli, organizzazione, struttura e prevedibilitá.
Non vivo con la stessa serenitá ció che la societá considera "il sesso", perché spesso é improvvisato, spesso é stereotipato e spesso viene confuso un tocco per sesso o disponibilitá a fare sesso, quando sostanzialmente io distinguo molto fra effusioni e quindi ció che considero un interazione sensuale, da un interazione sessuale, sono due cose distinte e differenti mentre noto che le persone utilizzano un interazione sensuale fatta di tocchi, carezze, coccole sparse sul corpo come tramite per arrivare ad un rapporto sessuale, e purtroppo questa tipologia non rientra ne in ció che sono ne in come vivo io le cose, anzi mi crea parecchio disagio.
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