BDSM & Femminismo: le due cose possono coesistere


BDSM & FEMMINISMO: LE DUE COSE POSSONO COESISTERE - Lachrista Greco
(traduzione di Manuela Ferrari)


Che cos'è BDSM?
Che cos'è abuso?
Prevede l'uso delle sensazioni del corpo per stimolare o suscitare piacere.
Un metodo che causa dolore fisico, psicologico e/o emotivo ad un'altra persona.
È una forma consensuale di scambio di potere, dove entrambe le parti coinvolte hanno potere.
Toglie potere ad una persona.
Prima di fare qualsiasi gioco e/o azione, le persone coinvolte negoziano e giungono ad un accordo consensuale.
Nessun* sa quando e come accadrà, nessun* negozia o acconsente.
C'è desiderio nel voler vedere le persone con cui ci si relaziona.
Causa timore o paura nel proprio partner.
Si basa sulla creazione nonché sulla costruzione di un rapporto di fiducia reciproca.
Distrugge qualsiasi forma di fiducia.
Prevede la soddisfazione e il soddisfacimento dei desideri delle persone coinvolte in un ambiente sicuro.
Equivale a trattare male ed in modo malevolo una o più persone.
La comunicazione è aperta e favorisce la creazione di un ambiente dove tutte le persone coinvolte possono parlare liberamente delle proprie emozioni e bisogni.
Vengono a mancare la comunicazione e il supporto.


"L'idea che esista solo un modo migliore per fare sesso affligge il pensiero radicale e conservatore sull'argomento". - Gayle Rubin, Deviazioni

Con l'ultima versione del film “Cinquanta sfumature di grigio”, ci sono sempre più persone che credono erroneamente che si tratti di un esempio di BDSM legittimo.

In realtà non lo è.


Il BDSM non riguarda gli abusi. Il BDSM è consensuale. C'è molta fiducia tra coloro che la praticano. “Cinquanta sfumature di grigio” è un abuso. Parla di un uomo che insegue, costringe, stupra, isola e fa pressioni sulla sua partner - tutte tattiche di abuso.
Gayle S. Rubin, una femminista pro-BDSM, afferma: "La maggior parte delle persone confonde le proprie preferenze sessuali per un sistema universale che dovrebbe funzionare per tutti" (Deviazioni, 154).
Se decidiamo di giudicare o valutare la vita sessuale consensuale di altre persone, noi non siamo femminist*. Stiamo applicando una cultura e un giudizio patriarcale.

Senza dare troppe informazioni sulla mia vita sessuale (passata o presente), dirò che mi piace essere sottomessa in camera da letto. Sì, hai letto bene ... Sono una femminista a cui piace essere trattenuta, soffocata, sculacciata, ecc. durante il sesso. Posso anche essere dominante ed usare pratiche nonché azioni da dominatrice, ma preferisco essere il sub o col*i che si sottomette.
Ho passato anni cercando di sentirmi "ok" con il fatto che i miei interessi sessuali non fanno "schifo" o sono "anormali" o "non appartengono" al femminismo. Se sono consapevole di ciò che questi atti o azioni significano per me - sul mio stesso corpo - allora non credo di promuovere o contribuire in alcun modo alla mia oppressione (anche se molti hanno cercato di dirmi il contrario).

Gli uomini con cui sono uscita sono rimasti entrambi sorpresi e sconvolti dalle mie inclinazioni sessuali. Di solito ricevo la risposta di “Cosa? Veramente? Ma tu sei FEMMINISTA! " Facevo davvero fatica a spiegare, nonché far capire, come le due cose possano coesistere. A volte lo faccio ancora, ma è decisamente più facile. Ora vorrei rispondere alla loro domanda con un'altra domanda: in che modo avere rapporti sessuali consensuali è anti-femminista?

Un'altra domanda che mi fanno è: "Ti piace il sesso standard o “regolare”?" Prima di tutto, cosa significa “sesso standard”? Vuoi dire, se posso scopare senza i miei kink? Sì, certo che posso! Mi piace la varietà tanto quanto piace a qualsiasi altra ragazza, ma decostruiamo la parola "regolare" per un momento: "regolare" è un sostituto di ciò che è "normale" in base agli standard societari. L'aggettivo “normale” ha le proprie origini nell'oppressione. Il “normale" di ognun* è diverso.

Forse, la domanda più difficile che mi viene posta è: "Come può piacerti questa roba quando tu stessa sei stata violentata?" Questa domanda è riduttiva, triggerante (rievoca gli abusi che ho subito) e invalida qualsiasi senso di autonomia sessuale che ho. A volte penso a come essere stata violentata all'inizio della mia vita da persona "sessualmente attiva" ha modellato i miei interessi sessuali. La violenza ha influito sui miei interessi sessuali? Le due cose hanno qualcosa a che fare l'una con gli altri? Non ne sono sicura. Non credo che l'essere stata stuprata abbia qualcosa a che fare con i miei desideri sessuali. E se ce l'ha, anche solo un po', è un modo per me di riprendermi quel potere che ho perso. È un modo per me di scegliere come voglio essere in questo mio corpo e come voglio condividerlo con qualcun altr*. Sono io che detto le mie condizioni.

Scegliere di essere sottomessa in camera da letto mi dà potere. So che alcun* lettori/lettrici alzeranno gli occhi al cielo, ma è vero! Non è qualcosa di forzato su di me (e non è qualcosa che forzo sugli altri). È qualcosa che scelgo di fare quando ne ho voglia e quando anche il mio partner ne ha voglia.
E indovina? Questo non mi rende meno femminista.



Scrittrice, relatrice, attivista e istruttrice di yoga informata / adattiva al trauma, Lachrista Greco è anche fondatrice e CEO di Guerrilla Feminism, una rete globale di attivist* digitali che dà potere alle femministe in azione. Lachrista ha conseguito un Master in Women e Gender Studies e ha scritto per Bitch Media, Ravishly, Rebellious Magazine For Women, Elephant Journal, Decolonizing Yoga e molto altro! Ha parlato in vari college, università e organizzazioni no profit di tutto il mondo di attivismo digitale, consulenza digitale, abuso online, femminismo, difficoltà di apprendimento, violenza domestica e sessuale, etnia italiana americana, yoga informato sul trauma e altro ancora! Lachrista ha pubblicato due libri: il primo, un'antologia chiamata "Olive Grrrls: Italian North American Women & The Search for Identity"; e il secondo, un libro di poesie intitolato "Leftovers".

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