Pratico BDSM e sono una madre


Qualche anno fa avevo deciso di separarmi da mio marito. Sono andata a parlare con un avvocato e lui, che sapeva del mio essere coinvolta nel BDSM, mi disse testualmente “Non ti conviene proseguire su questa strada perché lui potrebbe usare questa cosa per ottenere l’affido esclusivo di vostra figlia”. Quando gli feci presente che si trattava di cose che mio marito ed io avevamo praticato insieme, mi rispose: “Tu fai anche volontariato per aiutare altre persone che vivono questo tipo di cose, quindi è più facile dimostrare il tuo coinvolgimento che il suo… E poi se tu ti difendessi così potreste essere valutati tutti e due come inadatti a occuparvi di un figlio per motivi psicologici, quindi la bambina rischierebbe di essere affidata a terzi”. 

Ero molto sorpresa di questo suo parere, quindi ho provato a consultare altri due avvocati. La risposta, nella sostanza, è stata sempre la stessa. Uno di loro, in particolare, ha anche aggiunto “Che un uomo abbia l’inclinazione a dare due sculacciate per divertimento alla compagna non scandalizza nessuno ma se è una donna a farlo ci si chiede se maltratterebbe anche i propri figli e che cosa non funzioni come dovrebbe nella sua testa”.

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