Autismo, relazioni e dating

 Autismo, relazioni e dating

Non si parla mai di come una persona autistica puó vivere le relazioni interpersonali, come non si dice mai che circa il 60% delle persone autistiche appartiene alla comunità LGBT+.

Ora mi viene da elencare alcune cose, mie personali, peró se vi relazionate con persone autistiche sicuramente potete chiedere a loro nello specifico:

+Il linguaggio non verbale: fatico a capirlo, leggerlo o comprenderlo del tutto. Cerco sempre di osservare le persone con cui mi relaziono, ma non sono sempre sicurissima di capire. 

+Sicuramente, per me, è molto piú importante e comprensibile il linguaggio verbale, esplicito, chiaro e diretto. Non capisco i non detti, non capisco nulla se non mi viene detto verbalmente chiaramente, ergo potrei non capire se sei arrabbiatx con me, o felice di vedermi, o se ti piaccio o se è tutto ok,

o comunque potrei avere dubbi, e quindi te lo chiedo.

+Non sono capace ad esprimere sentimenti nella maniera "classica", esprimo i sentimenti
in maniera totalmente differente, con gesti pratici o anche accostandoli con oscenità, cacca, volgarità e simili. Per questa cosa, mi sento spesso a disagio perché non sono sicura che venga ben compresa dalle persone o che addirittura non venga presa sul serio o come uno scherzo.

+Il mio linguaggio non verbale non corrisponde, spesso, a ció che provo dentro, quindi meglio se chiedi, anziché presumere.

+Ho degli interessi molto importanti per me, per citarne alcuni: boschi, cani, attività DIY, sport etc. È possibile che io preferisca condividere queste attivitá con te, questo non per capriccio ma perché generalmente questi ambienti o cose/azioni, mi rilassano, e sono a me congeniali. Altri ambienti, specie se troppo affollati, mi potrebbero causare del sovraccarico sensoriale. Per esempio: il mio declinare un invito ad un concerto non è perché non voglio passare del tempo con te, ma è perché non è un ambiente consono per il mio autismo (nel mio caso: troppa gente, odori, rumori, colori, luci).

+Faccio tante cose durante il giorno/settimana e potrei necessitare di momenti di solitudine, proprio per rilassarmi o ricaricarmi. Probabilmente sei abituatx a frequentare persone neurotipiche spesso, tipo tutti i giorni o tutte le settimane. Io non ci riesco, ma non perché mi stai antipaticx o non mi piaci, ma semplicemente è come funziono, sono le mie esigenze, nonché limiti; ho bisogno di ricaricarmi. Su questo mi sento spesso a disagio, perché ho proprio il timore di risultare "distante".

+Non è detto che il contatto fisico con te sia a me gradevole sensorialemente. Potrebbe anche farmi male fisicamente. Se non ti tocco, non significa che non mi piaci o mi stai antipaticx, potrei avere bisogno di tempo o potrei non essere in grado in quel momento o il contatto fisico potrebbe non essere gradevole. Chiedi!

+Forse, parlo molto e spiego molte volte come funziono, lo faccio per essere chiara. Ho sempre il timore di risultare fredda, ma il fatto è che non so benissimo come comportarmi in tante situazioni sociali e ho il timore di essere fraintesa.

Credit foto: Simon Stamp

Consiglio molto la visione gratuita fino al 15 aprile di questi cortometraggi sull'autismo, dove si parla anche di relazioni e sessualità.

🎬 50 cortometraggi selezionati in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, divisi in 5 tematiche introdotte dalle testimonianze delle persone nella condizione autistica dell'Associazione NotEqual 

➡ La visione è gratuita dal 25 marzo al 15 aprile su www.asfilmfestival.it previa registrazione



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